V&A Museum, Dundee, Scozia, UK

 

Pubblicato ne l’Arca International 142

 

V&A Museum, Dundee, Scozia, UK, progetto: Kengo Kuma and Associates

 

 

Project: Kengo Kuma & Associates; Partners in charge: Kengo Kuma, Yuki Ikeguchi, Teppei Fujiwara; Project Architect: Maurizio Mucciola; Delivery Architect: PiM.studio Architects; Executive Architect: James F Stephen Architects; Project Manager: Turner & Townsend; Main Contractor: BAM Construct UK; Structural/Maritime and Civil Engineer: Arup; Mechanical, Electrical, Fire and Acoustic Engineer: Arup; Façade Engineering: Arup; Lighting: Arup; Landscape Architect: Optimised Environments (OPEN); Quantity Surveyor: CBA; Wayfinding and Signage: Cartlidge Levene; Principal Designer: Kengo Kuma & Associates / PiM.studio Architects; Principal Designer Advisor: C-MIST; DDA Consultants: C-MIST - James F, Stephen Architects; Water Feature Specialist: Fountains Direct; Client: Dundee City Council; Photos: Ross Fraser McLean

 

 

Prossimo all’apertura, prevista per il 15 settembre, è l’unico Victoria & Albert fuori Londra e vuol divenire un polo internazionale del design dove si può trarre ispirazione, scoprire e apprendere, oltre che divulgare la straordinaria storia di questa disciplina. L’autore è Kengo Kuma, vincitore del concorso internazionale che con un’immagine molto forte e capace di sedimentare nell’immaginario del visitatore, ci ricorda che l’ispirazione nasce dal luogo ove l’opera sorge e riesce a esprimere bene l’idea di un “salotto per la città”, un luogo ove è piacevole andare e fermarsi, affacciato sulle rive del mare del Nord.

 

 

Dundee è la quarta città della Scozia per numero degli abitanti e questo edificio intende evocare la scenografia ricca e frastagliata delle scogliere scozzesi.

 

 

Realizzato con setti curvi in calcestruzzo, rivestiti da 2.500 pannelli in pietra grezza, si sviluppa su tre livelli fuori terra per 8.000 m2 di cui 1.650 m2 saranno destinati alle mostre. Sorge al centro di un progetto da un miliardo di sterline per la trasformazione del lungomare, là dove un tempo si trovavano i dock.

 

 

Si estende sul fiume Tay e collega la città al lungomare. Vorrebbe rappresentare l’immagine di un possibile sviluppo culturale assai più ampio, in sintonia con ciò che è avvenuto a Bilbao.

 

 

Al suo interno le gallerie permanenti del design scozzese e un ampio programma di mostre temporanee dove trovare gli oggetti più interessanti del design internazionale.

 

 

Un ampio spazio è stato previsto anche per presentare i designer emergenti e i progetti creativi. Il cuore è costituito dalle Scottish Design Galleries che mostrano le vicende di quel patrimonio.

 

 

Gallerie ad accesso gratuito, come avviene in altri musei inglesi, mettono in mostra 300 oggetti tratti dalle collezioni del V&A e da musei e collezioni private che propongono l’architettura, la ceramica, l’ingegneria, la moda, i mobili, la sanità, i gioielli, i tessuti fino al design dei videogame. Al centro un capolavoro: la straordinaria Oak Room di Charles Rennie Mackintosh, completamente restaurata e conservata in collaborazione con Glasgow Life.

 

 

Altri oggetti di pregio sono un libro d’ore del XV secolo splendidamente decorato, una spettacolare tiara con diamanti “Valkyrie” di Cartier, originali opere d’arte Beano degli editori di Dundee DC Thomson e il dispositivo digitale snap40 progettato per migliorare l’assistenza sanitaria.

 

 

Il nuovo museo consente, tra l’altro, alle mostre più ambiziose, di essere condivise in tutto il Regno Unito. La mostra di apertura: “Ocean Liners: Speed & Style”, sostenuta dai giocatori di People’s Postcode Lottery e dai gestori degli investimenti Baillie Gifford, esplora i progetti che sono dietro a un sistema di trasporti che rappresenta ciò che hanno realizzato i diversi Paesi ma anche le aspirazioni di milioni di utenti.

 

 

La proposta, organizzata insieme al Peabody Essex Museum di Salem, nel Massachusetts, è la prima a esplorare il design e l’impatto culturale del transatlantico su scala internazionale. Grazie a essa si può immaginare l’epoca d’oro dei viaggi oceanici ed esplorare gli aspetti del design della nave, dall’ingegneria all’architettura, dagli interni alla moda fino allo stile di vita a bordo. Mario Pisani