Dear Jingumae Building, Tokyo, Giappone

 

pubblicato ne l'Arca International n. 123

 

Dear Jingumae Building, Tokyo, Giappone, progetto: Amano Design Office/Yoshihiro Amano

 

 

Structural Engineer (façade): Rhythmdesign, Takushi Nakata; Construction Firm: Nakano Corporation; Exterior Stainless steel pipe: Stainless steel plate; Fluorocarbon polymer paint: Metal trowel finished mortar; Nano water paint: Kikusui ; 3D Tiles: Kenzan; Photos: Nacasa & Partners

 

 

Si tratta di un progetto di conversione in cui un edificio per uffici di 25 anni fa, situato in una stradina laterale nel quartiere di Omotesando a Tokyo, è stato completamente ristrutturato al fine di rivitalizzare l’identità del quartiere, aumentarne il valore e accogliere anche spazi commerciali.

 

 

Il cliente ha richiesto un progetto in grado di differenziare la facciata da quelle degli edifici circostanti, e potesse così rappresentare un plusvalore per i futuri inquilini. Amano ha puntato a un disegno dalle linee morbide che potesse essere apprezzato dai passanti e che, allo stesso tempo, spiccasse tra gli edifici circostanti, che si presentano con caratteristiche espressive più dure.

 

 

Rimuovendo per quanto possibile la cornice decorativa ormai fuorimoda dalla struttura dell’edificio esistente si è esposta la forma primaria. In seguito, vi sono stati sovrapposti nastri frangisole metallici, progettati al computer, che hanno aggiunto un tocco di contemporaneità che richiama le linee morbide di un drappeggio. L’apparenza “morbida” di questi frangisole è stata ottenuta connettendo tridimensionalmente le diverse fasce metalliche con raggi disallineati.

 

 

Tale composizione, apparentemente complicata, è in realtà ottenuta combinando solo due tipi di raggi (700R e 1700R) e linee rette. I nastri metallici di questa schermatura sono saldati a piastre di acciaio inox incrociate e sporgono dalla struttura dell’edificio tramite tubi inox formando un sinuoso apparato funzionale. Tra le feritoie dello schermo si intravedono grandi finestre che permettono alla luce di filtrare all’interno.

 

 

Una scala esterna conduce dal livello della strada fin sotto la facciata al primo piano e qui si raccorda con una scala interna che collega i tre piani fuori terra con i due piani interrati. Di notte, gli interni sono sottolineati da un sistema di illuminazione costituito da tubi fluorescenti posizionati in modo casuale che conferiscono carattere alle finiture interne.