JUNYA ISHIGAMI+ASSOCIATES, ZAISHUI ART MUSEUM, RIZHAO, CINA

Rappresentante di spicco
dell’architettura giapponese, Junya Ishigami (1974), a capo dello studio Junya Ishigami+Associates
con sede a Tokyo, è l’autore dello Zaishui
Art museum, un intervento in cui si coniugano architettura e paesaggio in un
rapporto di osmosi e continuità particolarmente poetico.

Nel concepire questo
museo, parte di un più ampio progetto di sviluppo della città di Rizhao, nella
provincia dello Shandong, la principale
preoccupazione del progettista era infatti di sfidare l’immensità e la
profondità dei paesaggi cinesi attraverso un’architettura in grado inserirsi in
modo paritario con “questo ambiente colossale”.

L’edificio di circa 20.
000 metri quadrati, che ospita un museo del cioccolato e ad altre opere d'arte,
un centro visitatori e un centro commerciale si trova su un lago artificiale e
funge da collegamento alla zona di nuovo sviluppo.

L’architettura di Ishigami
è definita da una sorta di lunga passerella abitata sospesa sull’acqua che si
proietta in una linea morbida per un chilometro da una riva all’altra del lago.
Trasparenza, leggerezza e fluidità sono gli elementi che guidano il registro
espressivo dell’insieme. Una enfilade di colonne ripetute a intervalli regolari
emerge dalla superficie dell’acqua supportando la copertura che origina un
movimento ondulatorio. Le colonne sono unite da vetrate mobili in alcune parti
per potersi aprire durante la stagione più mite e dare maggiore continuità con
gli elementi naturali.

Ma è nel pavimento
dell’edificio in cui si concentrano l’unicità e il senso del progetto. Questa superficie è pensata come una vera e
propria continuazione di quella del lago, “una nuova terra” che si estende per
dare la sensazione di camminare sulla superficie dell'acqua.
Le sezioni sotto il
livello dell’acqua dei pannelli in vetro presentano delle fessure che
incanalano naturalmente l'acqua del lago all'interno del museo creando un
paesaggio in cui la scena interna si fonde con quella esterna. Attraversando
l’edificio si possono così incontrare ampie
zone a pavimento dedicate alle esposizioni, alternate a grandi superfici
d’acqua quando il pavimento si restringe. In inverno, quando il lago ghiaccia,
il liquido sotto il ghiaccio scorre all'interno attraverso le fessure dei
elementi vetrati, raccogliendosi lì in attesa della primavera.

Le differenti altezze del
soffitto danno inoltre maggior risalto ai due principali elementi naturali
presenti nel museo, la luce e l’acqua.
Dove il soffitto è più alto lascia spazio alla luce e al paesaggio, dove
è più basso, si riflette sull'acqua, e la luce più velata scivola sulla superficie
dell'acqua, riflettendosi sul soffitto.

Client: Shandong Bailuwan; Project: Junya.ishigami+ associates; Design Lead: Junya Ishigami, Sawao Ri; Design team: Zhirui Lin, Sellua Di Ceglie, Rui Xu, Tong Zhang, Cing Lu, Yuxuan Zhou, Zhixuan Wei, Yunyi Zhang, Hanyang Zhou, Qinxuan Li, Jason Tan, Anping Song, Yichen Ji, Project team: XinY structural consultants, Xin Yuan (Structure); Xueqin Yin (Environment-friendly solution to Building services Engineering);Environment-friendly solution to Building services Engineering, Xueqin Yin (Lighting adviser); Junya.ishigami+ associates, Junya Ishigami, Sawao Ri, Rui Xu, Yuxuan Zhou, Jason Tan, Anping Song, Yichen Ji (Furniture design); Sichuan Yutong Stone(Stone material factory); Junya.ishigami+ associates, Junya Ishigami, Sawao Ri, Zhixuan Wei, Rui Xu, Cing Lu, hanyang Zhou, Qinxuan Li, Yunyi Zhang (Supervision); Beijing Yihuida Architectural Concrete Engineering (Construction). Photos:arch-exist,

