Gare Villejuif-Gustave Roussy, Francia


Gare Villejuif-Gustave Roussy, Villejuif, Francia, progetto: Dominique Perrault Architecte



Inaugurata lo scorso gennaio sulla linea 14 della metropolitana di Parigi, la stazione Villejuif-Gustave Roussy è una delle infrastrutture di trasporto più profonde di Francia. Un'opera incisiva di Dominique Perrault che trasforma uno spazio sotterraneo a 50 metri di profondità in un luogo inondato di luce naturale.


La stazione sfuma i confini tra lo spazio pubblico aperto e lo spazio chiuso della stazione.  In superficie, la sua architettura a spirale esercita una forza centripeta sul tessuto urbano, attirandolo verso lo spazio nel sottosuolo.


In superficie, la sua architettura a spirale esercita una forza centripeta sul tessuto urbano, attirandolo verso lo spazio nel sottosuolo. Il grande cilindro di cemento, dal diametro di 70 metri, è attraversato da passerelle e scale mobili, animate dalla luce naturale che arriva fino alle banchine situate una cinquantina di metri più in basso. Un’architettura leggera e leggibile, illuminata e ventilata naturalmente, che accompagna i flussi nel modo più naturale possibile. Il cilindro centrale riunisce nel cuore di una struttura unica tutti i viaggiatori che, seppur in transito, sono in contatto con ciò che accade all’esterno. Combinando lo spazio pubblico e la stazione, il progetto trasgredisce la terminologia tradizionale delle opere sotterranee per diventare una vera e propria struttura pubblica.

Il tetto della stazione è costituito da tre coperture. Una copertura circolare trasparente centrale protegge dalla pioggia, consentendo al contempo la circolazione laterale dell'aria esterna. Questa copertura è costituita da una trave periferica sulla quale sono fissati un insieme di tiranti e cavi collegati a un nodo centrale, “l’occhio” della stazione. La copertura è completata da elementi in ETFE (etilene tetrafluoroetilene), un materiale scelto per le sue qualità di grande trasparenza, leggerezza, resistenza e grande finezza. Infine altri due dischi non concentrici posti sulla copertura a due altezze diverse, illuminano il piazzale e segnalano la presenza della stazione, proteggendo al contempo gli utenti dal sole. Come sorte di pensiline i due dischi con una superficie di 3.273 m², sono costituiti da elementi di maglia in acciaio inox, tesi tra travi radiali. All'interno, 1808 m² di fili di alluminio argentato decorano il grande pozzo ed elettrificano il cuore della stazione.



Gaëlle Lauriot-Prévost, partner dello studio Dominique Perrault Architecture, ha progettato gli allestimenti interni, l'illuminazione e l'acustica. Nella sua materialità, il progetto utilizza l'acciaio inossidabile in molteplici forme: liscio, reticolato, perforato, lucidato a specchio, satinato. Sul soffitto si susseguono apparecchi di illuminazione e pannelli acustici, conferendo alla stazione un ritmo regolare. Gli apparecchi di illuminazione industriali si fondono con la luce del giorno e si riflettono sulle superfici, immergendo i passeggeri in un vero e proprio spettacolo di luci.


Una meridiana dell'artista cileno Ivan Navarro trasforma il soffitto del livello -9 in un cielo stellato di luci al neon e specchi, regalando a tutti i passeggeri un'esperienza visiva cosmica. La stazione Villejuif – Gustave Roussy fa parte del Grand Paris Express, il più grande progetto di ingegneria civile d’Europa, comprendente oltre 200 km di linee automatiche e 68 nuove stazioni. Si tratta innanzitutto di un progetto territoriale e di costruzione di una città in linea con le aspirazioni collettive per una nuova esperienza urbana.



Client: Société des grands projets (SGP); Engineering project management: SETEC; AMO: Artemis (groupement Artelia + Arcadis + BG); Project Management: Dominique Perrault Architect;  Egineering: SETEC TPI (civil engineering), SETEC bâtiment (construction engineering), Ingérop (coordination, interfaces), TESS (special structure, façades, roofing ETFE), AXIO (economist), Jean-Paul Lamoureux (acoustics and photometrics), Denis Thélot (fire safety and accessibility); Companies: Groupement CAP (Vinci construction, Spie Batignolles), Systra, Artelia, Bouygues bâtiment IDF, AXIMA, INEO. photo: © Michel Denancé_Dominique Perrault Architecte_ADAGP