Bâtiment d’Enseignements Mutualisés (BEM) Paris-Saclay, Francia


Bâtiment d’Enseignements Mutualisés (BEM) Paris-Saclay, Francia, progetto: Sou Fujimoto, Nicolas Laisné, Manal Rachdi (OXO architectes) e Dimitri Roussel (DREAM)


pubblicato ne l'Arca International 177



Frutto di un progetto ambizioso e collettivo, il Bâtiment d’Enseignements Mutualisés (BEM) accoglie l’École Polytechnique, AgroParisTech, Institut Mines-Télécom (IMT), ENSTA Paris, ENSAE Paris e l’Institut d’Optique Graduate School. L’edificio con una superficie di 9.142 m² (piano) si lascia invadere dalla vegetazione del vicino parco lineare. L’infrastruttura è organizzata attorno a un vasto atrio di 1.000 m2, aperto su 4 livelli (piano terra + 3 piani), che serve tutte le aule.



Molto generoso, questo volume fluido lascia spazio agli incontri e agli scambi tra studenti, ricercatori, docenti e ospiti. Le reti di passerelle, scale interne e grandi stand in legno offrono numerosi spazi informali, supporto per incontri e scambi che aumentano le occasioni di interazione e abbattono le barriere.



La grande facciata trasparente e gli origami in acciaio e alluminio (lunghezza 101 m + piegature) si aprono a ovest sul parco, un vasto spazio pubblico ricoperto da prati e in parte alberato. Grazie all’apertura e chiusura automatica delle aperture sulla facciata (utilizzate anche per l’estrazione naturale dei fumi dall’atrio), la ventilazione è naturale e permette di ventilare e rinfrescare l’ampio volume dell’atrio.



Svolgendo il ruolo di cuscinetto termico per le aule, l’atrio  favorisce la gestione complessiva della temperatura. Il progetto dell’edificio, infatti, è pensato con l’obiettivo di non dover utilizzare impianti di climatizzazione, a eccezione degli anfiteatri con particolare confort igrotermico. Le lamelle della facciata si aprono in base a una sonda di umidità e temperatura. Il grande volume dell’atrio si sviluppa dietro una facciata vetrata sul lato ovest in gran parte protetta dallo sbalzo del Tetto parasole origami.


L’edificio ha una capienza di 1.470 studenti e offre un grande anfiteatro da 250 posti e tre anfiteatri da 80 posti al piano terra. Oltre a questi, ci sono una cinquantina di aule distribuite sui tre piani; ma anche spazi didattici innovativi, aule per didattica a distanza e videoconferenze, spazi di lavoro collaborativo e project room per un’offerta formativa focalizzata sull’interattività e sugli strumenti digitali.



Clients: École Polytechnique, Institut Mines-Télécom (Télécom Paris & Télécom SudParis), ENSTA Paris, ENSAE Paris, AgroParisTech, Institut d’Optique Graduate School (IOGS); MOD: Epaurif; Project: Sou Fujimoto Architects (representative, www.sou-fujimoto.fr) | Nicolas Laisné architectes (www.nicolaslaisne.com), Manal Rachdi/OXO architectes (www.oxoarch.com),Dimitri Roussel/DREAM (dream.archi) ; Team: Sou Fujimoto, Marie de France, Adrien de Lassence ; Worksite: Volker Grage, Esther Lotz, François Vaugoyeau; Studies: Louis Bauchet, Mirrela Verdes Montenegro, Przemek Witkowski ; Competition: Jane Luk, Nicolas Gustin, Marcello Galiotto, Nadine de Ripainsel, Manal Rachdi, Traian Bompa, Helena Frigola, Irene Bargués, Nicolas Laisné, Dimitri Roussel, Margaux Desombre ; Consultants: EGIS Bâtiment Alain Collet, Guillaume Delorme, Laurent Rami, Mario Figueiredo, Jean-Jacques Tsobnang, Alexandre Kirsz, Houssein Karaki, Ricardo Lopez, Nawfal Alami; Franck Boutté Consultants (environment), Jean-Paul Lamoureux Acoustique, Thomas Jourdan, MOZ Paysage - Ewen Le Rouic, Céline YamatoLes Eclaireurs (lighting concept) Lucas Goy/Studio Briand & Berthereau (graphics). Contractors: ML01 covered clots : NGE (main works) & Fayat Metal dont ACML (Façade), Bardot (structure métal), Castel Alu (aluminium), ML02 Exterior : Conserto (VRD) & Artopia (green spaces), ML03 architectural lots : Roux-Freres (carpentry) Loison (metal works), Vallee (floors, ceilings) JOBIN (plaster); ML06 lifts: TKE elevator (Thyssen); Photo: Sergio Grazia, Iwan Baan