La MÉCA, Bordeaux, Francia

 

MÉCA, Bordeaux, France progetto:  BIG – Bjarke Ingles GroupFREAKS freearchitects

 

pubblicato ne l'Arca International n. 151

 

 

Project: BG – Bjarke Ingles Group, Associates: FREAKS freearchitects, Architect working on site: Lafourcade & Roquette Architectes, Fluids: Alto Ingénierie, Structure: Khephren Ingénierie, Economist: VPEAS, Acoustic: Cabinet Conseil Vincent Hedont, Facade: Lüchinger+Meyer Bauingenieure, Scenography: Ducks Sceno, Lighting: Ph.A & A Concepteurs Lumière et Design, HQE: Alto Ingénierie, Artist: Mrzyk & Moriceau, Security: Folacci/Mayeur, Supervision and coordination: CRX Ouest, Technical controller: Bureau Veritas, Client: Région Nouvelle-Aquitaine, Partner: Ministère de la Culture et DRAC Nouvelle-Aquitaine

 

 

“OARA, ALCA e FRAC (tre organismi culturali della Regione Nouvelle Aquitaine dedicati alle arti dello spettacolo, alle filiere del libro cinema e audio visivo e all’arte contemporanea, ndr) erano già presenti quando l’edificio è stato completato - e ora che la MÉCA è inaugurata, il quarto e ultimo elemento si aggiunto: la città e i cittadini di Bordeaux. All'interno di questo nuovo spazio urbano, si sono già visti arrivare i primi skateboarder, la prima coppia romantica che condivide una bottiglia di Bordeaux sui gradini e la prima performance sul piazzale inclinato. Quindi, si deve considerare lo spazio urbano della MÉCA come una tela bianca, o piuttosto una cornice vuota, affinché gli abitanti possano riempirla con le loro idee, la loro creatività, la loro cultura e renderla propria.”

 

 

Con queste parole Bjarke Ingels, ideatore del progetto con i francesi Freaks Architecture, ha sintetizzato il senso urbano e il ruolo culturale di questa nuova “imponente” architettura inaugurata nel luglio scorso a Bordeaux, dopo tre anni di cantiere.

 

 

Costruita sulle rive della Garonna, nel cuore del quartiere di Saint-Jean Belcier in prossimità della stazione ferroviaria, la MÉCA – acronimo di Maison de l’Économie Créative et de la Culture en Région Nouvelle Aquitaine – si impone innanzitutto allo sguardo dichiarando la propria monumentalità di edificio segnale, volano del rinnovamento di un’area in piena trasformazione.

 

 

Lungo 120 metri e alto 37 con una superficie di 18.000 m2, il volume si sviluppa verticalmente in una sorta di movimento continuo che si svolge come un nastro per generare un grande arco asimmetrico, compatto, scultorio e al contempo aperto sulla città.

 

 

Su una grande spianata pubblica, sottolineata da un gioco di gradini e di rampe che ne potenziano la monumentalità, si elevano i due pilasti laterali dell’OARA (spettacolo) e dell’ALCA (Agence Livre Cinéma & Audiovisuel) sovrastati dal volume del Frac (Fond Régional d’art contemporain) che li collega a mo’ di ponte.

 

 

 

 

 

Al di là del programma culturale e delle sinergie tra i tre organismi, la Méca rappresenta un nuovo riferimento generatore di dinamiche future e centralizzatore di attività, una “camera urbana” aperta col suo vasto piazzale alla città da un lato e degradante verso la Garonna dall’altro.

 

 

L’aspetto solenne e scultorio del volume è sottolineato dal trattamento uniforme delle superfici chiare rivestite da pannelli in cemento beige come la tonalità della pietra del porto della Luna. Gli interni funzionali offrono spazi generosi, flessibili ed essenziali. Si è accolti in un grande ambiente che ospita un caffè ristorante e un auditorium di 700 posti in continuità con il piazzale esterno.

 

 

I volumi dei tre organismi culturali rispondono alle esigenze espositive e creative dei diversi programmi, tra cui 1.200 m2 espositivi per il Frac, un palco di 360 m2 differentemente configurabile per l’OARA e una sala di proiezione di 80 posti per ALCA. Al quinto piano, una terrazza panoramica di 850 m2 proiettata sulla città e la Garonna.