“Fiore di pietra”, Monte Generoso, Svizzera

 

Pubblicato ne l’Arca International 138 

 

Ristorante “Fiore di pietra”,  Monte Generoso, Svizzera, Progetto: Mario Botta

 

 

Project: Mario Botta; Collaborators: Tobia Botta, Andrea Bonacina, Luca Ferrario, Antonello Scala, Francesco Meroni; Works Management: Marzio Giorgetti Architetti, Montagnola; Civil Engineering: Brenni Engineering; Electrotechnical Engineering: Elettroconsulenze Solcà; RVCRS Engineering: IFEC Ingegneria; Fireproofing: IFEC Ingegneria; Physics: Think Exergy; Environmental Engineering: OIKOS 2000; Geology: Geolog.ch; Gastronomic Plants Project: FIP Studio Fischli; Metalworks Consultant: Grandi Didier; External Static Ceiling Consultant: Patocchi Ingegneria; Stone Facade Consultant: Feroplan; Surveyor: Nadia Longhini; Main Contractor: Consorzio Barella/Larghi/Medici;  Stone Facades: M.F.V; Gypsum and Painting: Oceana; Floating Floors: CPR; Tiler: PL Valli; Parquet and Walls Cladding: GLA pavimenti; Wooden False Ceiling: Plafor; Floors, Roof, Terrace: Ceppi & Stoppa; Lifts: Ascensori Schindler; Consultant FMG: Luigi Brenni ; Client’s Representative: Radu Chiriac ; Client: FMG Ferrovia Monte Generoso SA; Photos: Enrico Cano

 

 

Raggiungere la sommità della montagna è un desiderio naturale dell’uomo; un modo per accedere a una condizione privilegiata rispetto all’orografia dell’intorno, per abbracciare i confini geografici e sentirsi parte della realtà che ci è data da vivere. La nuova struttura turistica sul Monte Generoso sorge dove in precedenza vi era un antico albergo dell’inizio del 1900.

 

 

La situazione orografica è straordinaria poiché costituisce un piccolo lembo di terra piana che si affaccia sul precipizio del fianco nord della montagna, caratterizzato da un’ampia roccia che scende verso valle per circa 3/400 metri. Questa particolare condizione ha suggerito un’edificazione a pianta ottagonale con singoli “petali” che racchiudono uno spazio centrale.

 

 

Sul fronte est la corona circolare lascia spazio a un’ampia terrazza che segue l’andamento del crinale della montagna. La configurazione dei petali disegna un insieme di torri di cinque piani che si innalzano con un leggero aggetto verso l’esterno per poi richiudersi ai piani alti (da qui il nome che gli è stato attribuito di “fiore di pietra”).

 

 

A livello della ferrovia (piano terra), un ampio porticato costruisce uno spazio di transizione tra l’esterno e l’interno con una bussola d’ingresso e uno spazio espositivo dove trovano posto i pannelli sulla storia del Monte Generoso, un modello dell’attuale realizzazione con disegni e schizzi di studio.

 

 

Al primo piano sono collocati i locali tecnici; al secondo piano una sala conferenze per un centinaio di posto mentre i due piani superiori ospitano rispettivamente un self-service e un ristorante. Le torri sono articolate fra di loro con degli snodi vetrati e presentano grandi aperture che permettono un rapporto visivo a 360° sulla pianura di Milano verso sud e sul Lago di Lugano e le Alpi che si estendono a nord.

 

 

Il risultato è un edificio potente e geometrico che dialoga, per contrasto, con l’andamento organico del paesaggio circostante.

 

 

La struttura portante è in calcestruzzo armato rivestito da una muratura di pietra grigia di Lodrino (gneiss) con strisce alternate lisce o a spacco. Per le terrazze esterne al terzo piano e per il tetto sono state impiegate doghe di resina e truciolato di legno.

 

 

All’interno, i pavimenti sono realizzati con doghe di rovere al quarto piano e nella sala conferenze al secondo piano, mentre negli altri ambienti sono di gres.

 

 

Le pareti del terzo e del quarto piano e quelle della sala convegni al secondo piano sono rivestite in doghe di rovere. I soffitti sono in pannelli fonoassorbenti topakustik.