Théâtre Théodore Gouvy, Freyming-Merlebach, Francia

 

Pubblicato ne l’Arca International 142

 

Théâtre Théodore Gouvy, Freyming-Merlebach, progetto: Dominique Coulon & associés

 

 

Project: Dominique Coulon & associés; Architects: Dominique Coulon, Olivier Nicollas; Project Architects assistants: Jean Scherer, David Romero-Uzeda, Ali Ozku, Fanny Liénart, Grégoire Stouck; Competition: Olivier Nicollas; Construction supervision: Olivier Nicollas; Structural engineering: Batiserf; Mechanical Plumbing Engineer: Solares Bauen; Electrical Engineer: BET G. Jost; Cost control and monitoring: E3 Economie; HQE (high environmental quality) consultant: Solares Bauen; Acoustic: Euro Sound Project; Scenographer: Changement à vue; Roads and networks: Lollier Ingénierie; Construction companies: Earthwork road works (Colas), Structure (Cari-Fayat), metal structure (Ertcm), water proofing (Couvrest), exterior steel joinery (Socomet), ventilated facades (Deobat), metal works (Muller), interior wood joinery – furniture (Jung), plastering (Nespola + Werey Stenger),  glued floors (SGR), tiles floors and walls (Multi Services), interior painting cleaning (Debra), elevators (Ascelec), scaffolding (KAPP), electricity (ETA), heating ventilation (Schaeffer), plombing and drainage (Lorry), Lockmithing, machinery and scenic carpentry (Caire), scenic curtains and drapes (Azur Scenic), theater armchairs (Delagrave), scenic lighting and audiovisual (Systeme Son); Client: Communauté de communes Freyming-Merlebach; Photographer: Eugeni Pons, David Romero-Uzeda, Thibaut Muller

 

 

Freyming-Merlebach è una città della regione mineraria della Lorena, nel nord-est della Francia, che ha subito negli anni 90, con la chiusura delle miniere, una forte crisi economica e un conseguente incremento della disoccupazione. In questi anni, si sta assistendo a un rilancio di queste ex zone minerarie attraverso operazioni culturali di rilevanza.

 

 

Anche il nuovo Teatro Théodore Gouvy si inscrive nella volontà di rilancio economico e sociale. Costruito in un settore in piena mutazione, non lontano dal centro città e in prossimità di un centro commerciale e del nuovo municipio, l’edificio si erge a simbolo di questo rinnovamento generando un nuovo spazio pubblico.

 

 

Il nuovo teatro istaura con il contesto urbano una relazione spaziale forte definita attraverso l’articolazione del suo volume che conferisce all’insieme una presenza discreta e al contempo singolare.

 

 

L’architettura favorisce la transizione visiva tra i diversi elementi del programma. Nella parte alta, il foyer viene disassato per indicare l’entrata.

 

 

Nella parte bassa le trasparenze lasciano intravvedere la ricchezza dei percorsi interni e invitano a entrare. L’atrio d’ingresso si sviluppa verticalmente individuato dall’articolazione volumetrica delle scalinate che portano alla sala principale.

 

 

In ogni punto, la luce naturale valorizza l’intrecciarsi scultorio dei collegamenti e dei volumi.

 

 

La sala principale di 700 posti si caratterizza per il trattamento cromatico giocato sui toni del rosso, dell’arancione e del rosa che danno intensità e densità allo spazio in contrasto con la bianca volumetria dell’edificio e l’ambiente epurato della hall dalle sfumature beige.

 

 

Particolarmente curate, le soluzioni acustiche e scenografiche con un palcoscenico di 24 metri di altezza, griglie a + 17 e + 19,50 metri, e passerelle tecniche.

 

 

Il tutto sviluppato attorno a un palco di 22x14 metri con un’apertura di 14x19 metri.