OFIS ARHITEKTI, INTRECCI E TRASPARENZE

Rok
Oman e Špela Videčnik, fondatori dello studio OFIS arhitekti con sede a
Lubiana, hanno firmato questa interessante ristrutturazione coniugando origini
borghesi, stratificazioni storiche ed esigenze contemporanea di una villa di
inizio Novecento nel centro storico della capitale slovena dove coesistono mura
romane, testimonianze della vita borghese della prima età moderna, gli
interventi di Plečnik tra le due guerre e le reinterpretazioni contemporanee.

La villa, raffinato esempio di vita borghese nell'Europa centrale costruita agli inizi degli anni Venti, ha subito diversi rimaneggiamenti conseguenti ai trascorsi politici e sociali del secondo dopoguerra dove l'edilizia funzionale e socialista sostituì la tipologia borghese.
L’intervento
di ristrutturazione, oltre al
consolidamento strutturale, ha permesso di conservare queste tracce
integrandole in un progetto contemporaneo e aprendo la villa verso il giardino attraverso
due padiglioni trasparenti, che la proiettano in un paesaggio urbano più
poroso. Realizzati
come contrappunto alla casa storica e posizionati in relazione alla villa e al
suo giardino, i due nuovi padiglioni sono caratterizzati da strutture leggere
intrecciate, composte da profili circolari in acciaio di 2 cm.

Intrecciati
orizzontalmente e verticalmente, i profili creano l'impressione di un modello
wireframe tridimensionale: una maglia spaziale che definisce il volume non
attraverso pareti solide, ma attraverso ritmo, stratificazione e trasparenza.
La loro texture rivela e nasconde allo stesso tempo: da alcuni punti di vista,
la densità dei profili filtra lo sguardo, creando atmosfere velate e
semi-private, mentre da altre posizioni i padiglioni si aprono, offrendo viste
ininterrotte sul giardino.

Un
padiglione è direttamente collegato allo spazio abitativo della villa,
prolungando l'interno nel giardino. Il secondo sorge sul sito dell'ex
padiglione del giardino, rivitalizzando la memoria storica attraverso una
reinterpretazione contemporanea. La
villa diventa così sia testimone della storia che cornice per la vita
contemporanea – un dialogo attraverso il tempo che rimane profondamente
radicato nell'identità di Mirje, aprendosi al contempo alle possibilità del
domani.

Client: private; Project: OFIS-Rok
Oman, Špela Videčnik; Project team:
Rok Dolinšek, Janez Martinčič, Andrej Gregorič, Marieke Van Dorpe,
Vladyslav Bondarenko, Nada Kodela; Main contractor: Zidarstvo Moste in Gradbeništvo Jusufi; Building joinery contractor: Mizarstvo Ovsenik; Interior contractor - furniture:
Ambius; HVAC contractor:
Vavtar inženiring; Electricity contractor:
Elektro Zavodnik; Lightning:
Arcadia; Ceiling ornament:
TH Hamler; Unique pottery:
Pia Mršek; Unique lighting:
Tilen Sepič; Fireplace contractor: Kamini Hrovat. Photo@Tomaz-Gregoric

