Community of Municipalities' offices in Pays des Herbiers (France), project : Atelier du Pont
Project: Atelier du Pont; Project manager: Julie-Laure Anthonioz; Interior Designer: Aline Defert; Project team: Quentin Perchet, Hélène Laurin; Associate architect: Michel Joyau; Structure engineering: Arest; Fluids engineering: Area; Construction economics: ECB; Acoustics: Serdb; Landscape Designer: Paula Paysage; Sustainable engineering: Plan02; Client: Communauté de Communes du Pays des Herbiers; Photographer: Takuji Shimmura
Costruito come ampliamento dell’ex municipio des Herbiers (Vandea) – un palazzetto borgese di metà Ottocento inserito in un parco – la nuova sede dei comuni des Herbiers offre agli abitanti uno strumento funzionale e performante declinato in un’architettura contemporanea che coniuga paesaggio, patrimonio e modernità, simboli della portata territoriale della regione e di una cooperazione locale partecipativa.
Attraverso un’architettura ispirata alla Land Art, l’Hôtel des Communes è un edificio intelligente e particolarmente scenografico che trae la sua forza espressiva dal contesto – il parco urbano, gli alberi esistenti e l’antico municipio – per imporsi con discrezione nel paesaggio.
Grazie a un’impronta stilistica dinamica e leggera, l’edifico si inserisce tra gli alberi, li circonda per esaltarli, si proietta verso il cielo o si allunga nel parco per diventare parte del paesaggio, farne proprie le luci e le trasparenze, senza alterarne gli equilibri. Nonostante la volumetria importante, l’edificio si mostra solo per tratti.
Le facciate, che rispettano le dimensioni degli edifici limitrofi, si integrano nel paesaggio urbano ma nel contempo creano un nuovo evento, una nuova dinamica grazie alla loro sinuosità e la superficie cangiante del rivestimento.
La linearità nello sviluppo della facciata permette di aumentare la superficie degli spazi di lavoro riducendo al minimo necessario i blocchi tecnici. I servici dell’Hôte des Communes sono raggruppati in insiemi compatti ed funzionali per una migliore sinergia tra il personale.
Il piano terreno accoglie le funzioni destinate al pubblico (stato civile, salone matrimoni…). Nei piani, gli spazi interni sono flessivi ed evolutivi, pensati secondo un principio di modularità.
Le circolazioni in curve e controcurve si alternano tra gli spazi permettendo di percorrere in fluidità l’intero edificio o di raggiungere il vecchio municipio restando immersi nel paesaggio.
