Conservatorio di Musica, di Danza e di Teatro Henri Dutilleux, Belfort, Francia

 

Conservatorio di Musica, di Danza e di Teatro Henri Dutilleux a Belfort, Francia
progetto:
Dominique Coulon & associés 

 

 

Project: Dominique Coulon & associés, Dominique Coulon, Steve Letho Duclos; Architects assistants: Guillaume Wittmann, Lukas Unbekandt; Construction site supervision: Steve Letho Duclos, Lukas Unbekandt; Structural Engineer: Batiserf Ingénierie; Electrical Engineer: BEE.FL; Mechanical Plumbing Engineer: Solares Bauen; Cost Estimator: E3 économie; Acoustics: Euro Sound Project; Principal contactorsconcrete structure (Albizzati  Père & Fils), water proofing roofing (Soprema), metalworks (Antonietti), switches and sockets (Jung)interior wood work (Negro Pere et Fils), glued floors (Mirolo Pere et Fils), resine floors (Floorcolor), tiled floors (Petracca), heating and ventilation (EIMI), electricity (Zanelec), elevator (Schindler); Client: Communauté d’Agglomération Belfortaine. Photos: Eugeni Pons

 

 

L’edificio è costruito sulle alture della città. Addossato alla foresta, si configura come la linea di confine con il costruito.

 

 

Facendo eco al paesaggio, l’intervento è caratterizzato da un imponente volume in cemento grigio, quasi opaco, rivestito da una texure astratta in due tonalità di blu, sorta di struttura vegetale o di venatura, ottenuta con una tecnica simile al dripping.

 

 

Gli “schizzi” di pittura danno profondità e spessore alla pelle dell’edificio, le superfici vibrano con la luce e sembrano in movimento dando dinamicità all’insieme.

 

 

Il monolite in cemento condensa un programma dalle diverse volumetrie, organizzando due auditori, una sala di teatro, una grande sala per la danza, una biblioteca, delle aule, l’amministrazione e numerosi studio di prova dalle volumetrie e superfici diverse.

 

 

Gli spazi sembrano incastrati l’uno nell’altro e i vuoti sono ricavati da questa massa compatta mettendo in relazione i diversi livelli.

 

 

Ogni studio è dotato di un’acustica calibrata sulla pratica di uno strumento specifico.  

 

 

Un registro architettonico lineare e coerente caratterizza l’insieme dell’edificio coniugando design e tecnologia.

 

 

La scelta di apparecchiature Jung (dai rilevatori di presenza LS inox agli interruttori LS 990 Bianco istallati nelle aule, uffici, anfiteatro e nell’auditorium) si integrano in equilibrio e armonia al design degli interni contribuendo alle prestazioni funzionali ed energetiche dell’insieme.

Grazie all'elevata qualità e alla forma chiara, LS 990 di Jung si afferma da oltre 40 anni. La versione classica di questo interruttore con la sua placca sottile si adatta armoniosamente a qualsiasi ambiente. A dare l'accento a questa serie è l'eleganza puristica in Duroplast o vero metallo. Grazie all'ampia gamma di funzionalità sono possibili innumerevoli impieghi. Ciò consente di realizzare con coerenza idee ardite dal punto di vista architettonico. Le placche nella versione da 1 a 5 moduli sono impiegabili sia orizzontalmente che verticalmente.